6/10/24 critica climatica alias Fortunato Nardelli @climacritic Le balle colossali dei giornali sul clima, sebbene spacciate per scienza, sono l'esito di un processo di manipolazione dei dati scientifici sviluppato a tappe successive. Ogni 7 anni l’ONU convoca un migliaio di scienziati da tutto il mondo che si suppone esaminino la comprensione scientifica del cambiamento climatico. Una volta condizionato dai media il pubblico, tornano in ballo i politici che devono dimostrare di prendere sul serio le preoccupazioni diffuse dalla stampa e che hanno allertato l’opinione pubblica. Alla fine di questa serie di manipolazioni , se gli scienziati nel loro documento iniziale scrivono che non è certo che una parte del riscaldamento globale sia causata alle attività umana, sui media compare:
E' ignoto ai più e, per questo, vale la pena di raccontarlo.
Tutto ha inizio all'ONU
Si tratta dell’ IPCC.
L'obiettivo dichiarato dell'organismo è già viziato all'origine.
Gli scienziati non sono in vitati a studiare il clima in generale, ma esclusivamente il cambiamento causato dall'uomo, escludendo quello causato da fattori naturali.
Se qualcuno scoprisse che l'uomo non ne è la causa, l'IPCC verrebbe chiuso.
Cosa impensabile, ovviamente.
Cosicché vengono prodotti centinaia di studi, ma solo quelli che prevedono una qualche responsabilità umana nel cambiamento climatico, vengono accettati nel rapporto finale.
L'ultimo del 2021 consta di 2400 pagine, non pubbliche, perché prima subiscono una manipolazione.
Questa è realizzata da funzionari governativi che producono una sintesi. In questa operazione gli scienziati non hanno alcun ruolo.
Dalle 2400 pagine si arriva ad un documento di 32 pagine per i "decisori politici" che poco ha a che fare che i lavori scientifici originali.
Si tratta di un'operazione di compromesso per accontentare le diverse esigenze politiche dei vari governi sulla politica energetica.
Se necessario, si arriva anche a modificare i documenti scientifici originali per soddisfare le esigenze di carattere politico.
Ma c’è un ulteriore passaggio che provoca altre modifiche e ulteriori manipolazioni
E’ il trasferimento sui media.
I giornalisti, che non sanno molto di scienza e non hanno né tempo ne competenza per accedere alle fonti originali,
si preoccupano solo di distillare dalle sintesi, e ingigantire, quelle affermazioni sul clima più preoccupanti che attirano l’attenzione del pubblico.



“Così nel 2050 la civiltà umana collasserà”
